Sono tornato: la mia Miami Music Week e l’Ultra Music Festival 2019

Fare il punto sulla Miami Music Week 2019 e l’Ultra Festival numero 20 in poche righe è davvero difficile per me: voglio raccontarvi la verità di quello che ho vissuto e fornirvi un punto di vista  a caldo da musicista e da appassionato di musica…proviamoci! Ecco i 5 momenti da ricordare di Andrea Casta e i 5 momenti (belli e brutti) riguardanti l’evento.

Andrea Casta a MMW2019 top 5

5 Gli italiani a Miami: gli italiani siano una componente importantissima della città di Miami e di Miami Beach soprattutto; grazie ad amicizie incrociate sono finito a jammare nel giardino di un italiano, tra buongusto e buone vibrazioni da cittadini del mondo: il tricolore sventola sempre fiero.

4 Dove dirigere la mia musica? Ho sentito tanta di quella musica nei djset che mi ha quasi stordito: ho ascoltato però tanti, tantissimi beat, e molte poche note, e questo non mi è piaciuto. Mi convinco sempre più che il motivo per cui l’ondata reggaeton viene preferita ad House e EDM sia perché, per quanto semplici e destrutturate, la gente ha voglia di melodie, di cantare, di sentire musica sexy.

3 Incontro con SJRM! Primo grande grazie a Nicola Fasano: mesi fa ho registrato i violini per la nuova edizione di Born Again (Babylonia) hit dance da lui remixata e firmata dal duo olandese Sunnery James e Ryan Marciano; sempre grazie a Nicola ho avuto modo di contattare il management, conoscerli e ipotizzare future collaborazioni ufficiali dal vivo; peccato non metterle già in pratica durante questa Miami Music Week 2019 ma, tempo al tempo: l’estate di Ibiza è vicina…

2 intervista a Radio 105: secondo grazie per gli amici Paggi & Costanzi, coppia di dj producer romani con i quali collaboro, che anche se non presenti a Miami quest’anno mi hanno introdotto a Vicky, storica speaker radiofonica di 105 Miami! Sabato 6 aprile potrete ascoltare la mia intervista a radio 105 (dalle 20 alle 22) e The River (nuovo singolo di The Space Violin Project) in anteprima. Grazie anche al mio compagno di viaggio Riccardo Celletti.

1 il set al W: terzo grazie a Leandro Da Silva, produttore e remixer italo-brasiliano in grande ascesa; tra radio, tv e musica ha un percorso vario tanto quanto il mio, e con fiducia mi ha invitato a suonare nel suo djset al Pool Party “Vice” al W (che aveva come headliner anche Tom Staar). Ci siamo divertiti e il pubblico è esploso, quindi collaborazione da riproporre e…ancora grazie Leandro!

L’Ultra Music Festival e la MMW top 5 secondo me

5 l’ego dei dj: primo punto in controtendenza rispetto ai miei 3 ringraziamenti personali; dall’esterno il mondo dei dj è spesso animato da individualismi spiccati, controproducenti e sicuramente motivati da insicurezza e miopia “da consolle”. Tra i momenti più belli della storia dell’Ultra ci sono la reunion della Swidish House Mafia, Madonna sul palco con Avicii, Will Smith con Marshmello e potrei citare decine di episodi all’insegna della collaborazione. Vedere invece dj più o meno “top” riprodurre djset sempre uguali a se stessi, da soli, senza guizzi di collaborazione, tende a rendere poco interessanti molti degli appuntamenti proposti, Ultra in testa.

4 Tom Morello: forse saprete che il chitarrista di Rage Against the Machine e Audioslave si è esibito con un set all’Ultra, tra parecchi fischi (a mio parere meritati). La fusione tra strumenti e musica elettronica che ho in mente io è ben diversa e, per fortuna, molto più divertente!

3 David Lee Roth: il Diamond Dave dei Van Halen non ha cantato una nota, ma l’arrivo sul palco a fianco di Armin Van Bureen è stato un’episodio felice e simpatico. Jump ancora Dave, sei sempre tra i miei preferiti!

2 Marshmello: superstar di questa edizione, per apprezzarne il percorso verso il successo basta il tweet del dj mascherato “quattro anni fa ho diviso la stanza con il mio manager a Miami perché non ce lo potevamo permettere, oggi sono headliner di Ultra”. La musica elettronica può realizzare ancora sogni.

1 saluto a Miami: code kilometriche, logistica complessa, nessuno Skyline a rendere unici i selfie degli artisti dal palco…queste ed altre sono state le conseguenze dello spostamento di Ultra da Miami downtown a Virginia Key. Sembra che ulteriore conseguenza sia che l’anno prossimo Ultra Music Festival lascerà Miami per arrivare a Los Angeles. Staremo a vedere, fatto sta che per continuare la magia del Festival che ha cambiato la storia della musica (non solo elettronica) qualcosa si dovranno inventare. Io di sicuro continuerò a lavorare per farmi trovare pronto!